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Nascite a Caggiano Il Castello, Achille Bonito Oliva e S. Veneranda |
Caggiano ed il suo castello ospitano una mostra di arte contemporanea che avvolge l’intero territorio dell’antica città dei Volcei. Due autentici giganti, Fontana e Warhol, rivoluzionari dell’arte contemporanea, dialogano con due artisti di oggi, vivi e vitali nell’usare l’arte come tecnologia del potenziale: Ugo Marano e Lello Esposito. Il castello si riempie di vuoti progettuali mentre la chiesa di S. Veneranda si riempie di un’altra chiesa per diventare lunario sacro, anche del pensiero laico. L’arte contemporanea di Ugo Marano e Lello Esposito si impossessa, per un attimo, di tutto il paese e lo solleva ancora di più dalla valle per mostrarlo come nascita contemporanea. AB O VO annuncia l’opera di Lello sia come omaggio al critico famoso in tutto il mondo, Achille Bonito Oliva, che ha la sua casa natia ancora ben visibile nel centro storico deserto, sia come nascita del bene Castello che dopo mille anni è finalmente visitabile dal pubblico. Oggi dal Castello, nuovo bene ambientale e culturale, si può guardare il quarto paesaggio esistente come futuro vissuto esistente, mentre l’arte contemporanea invita a coniugare nuovi paradigmi di sviluppo. La montagna di lettere e numeri dell’installazione di Lello Esposito ricordano le infinite possibilità combinatorie di numeri e lettere, come nelle antichissime scritture dell’origine ebraica ,e attraverso i concetti base della Kabbalah. Ecco che la storia dei luoghi e la storia delle persone ogni giorno possono essere riscritte come storie da interpretare, come nuovo contemporaneo da vivere; non a caso in parti nascoste del centro storico i numeri di Caccioppoli, il matematico triste di Napoli, a Caggiano raccontano storie di convivialità e di speranza vissute da lui in questi luoghi, luoghi adatti ad ascoltare “la voce della luna.” Caggiano la città dei numeri sette è il titolo del libro d’arte che accoglie i visitatori che arriveranno al Castello nel giorno di festa per le nuove nascite annunciate e vissute come gioia esistente. Essi vivranno per un giorno la metamorfosi possibile come grido d’amore per la città nuova. |